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"Un altro uomo si presentava ai nostri occhi. In viso aveva dei lunghi solchi misti a eritemi violacei e neppure più un dente si intravedeva. Il ricordo delle sue continue liquirizie masticate fu deluso da quel primo parlato. Bryan, irrequieto come sempre, scoppiò a ridergli in faccia: Il tempo ci ha davvero cambiati, con aria beffarda fissava il muro davanti a noi scrostato come le nostre vite. 'Il mio ultimo appuntamento' vorrebbe apparire come un micro racconto poetico. Prende ispirazione ed ascolto dall'esperienza lavorativa dell'autore. Esperienza legata al mondo della salute mentale, cercando di raccontare quei luoghi tanto discussi e tenuti oscurati. Molte voci, provengono appunto da questa realtà, che nel bene e nel male ci appartiene."